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STRONGILOSI POLMONARE O ANGIOSTRONGILOSI DEL CANE

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La strongilosi polmonare o angiostrongilosi è una malattia provocata da parassiti, vermi tondi (strongili polmonari),  presenti nelle lumache, che scavano gallerie nei polmoni deponendo le  loro uova  nei bronchioli e alveoli dei polmoni del cane o del gatto.

Questo provoca disturbi respiratori come tosse o dispnea lieve o intensa.

COME AVVIENE IL CONTAGIO

Il contagio avviene tramite l’ingestione di lumache con o senza guscio, o rane nei quali albergano le larve del parassita.

Quando il cane o gatto ingerisce le larve , queste passano nel corpo dell’animale, attraverso l’intestino e il ciclo sanguigno che le porta nel fegato, cuore e polmoni, dove inizieranno a crescere diventando adulte.

CICLO RIPRODUTTIVO DEI STRONGILI POLMONARI

Questi parassiti diventati adulti nel cuore e nei polmoni del cane, iniziano a deporre le uova e attraverso il sangue raggiungono i capillari polmonari fino agli alveoli, qui, schiudendosi provocano nell’animale, tosse con catarro.

Attraverso i colpi di tosse, il catarro (insieme ai parassiti) viene espulso e deglutito dal cane, che attraverso le feci poi, lo espellerà definitivamente.

Di qui il ciclo di riproduzione dei strongili continua, in quanto le lumache, per nutrirsi, mangiano anche le larve presenti nel terreno, permettendo ai parassiti di entrare nel loro corpo infestandole, e continuando poi il loro ciclo vitale nell’animale che mangerà i gasteropodi che li ospitano.

SINTOMI

La diagnosi non è semplice, molte volte non viene riconosciuta.

E se non curata in tempo può essere fatale

Alcuni sintomi sono:

  • tosse
  • problemi neuroligici
  • difficoltà respiratorie
  • problemi di coagulazione
  • letargia
  • emorragie spontanee dal naso e dalla bocca
  • mucose pallide
  • problemi comportamentali
  • arterite
  • formazione di trombi
  • reazioni parenchimatose interstiziali
  • formazione di granulomi
  • ipertensione polmonare
DIAGNOSI

La diagnosi dell’angiostrongilosi avviene a seguito di una serie di esami, tra cui l’esame delle feci fresche grazie a cui è possibile individuare le larve del parassita nelle feci, esami ematochimici, elettroforesi delle proteine sieriche, profilo emo-coagulativo, radiografie del torace e l’esame ecocardiografico.

SI PUO’ CURARE?

Se la malattia è stata individuata in tempo si può curare, esistono delle cure specifiche a base di antiparassitari, ma come sempre CONSULTATE IL VOSTRO VETERINARIO, senza perdere tempo.

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